La direttiva (UE) 2024/1275 sulla prestazione energetica nell’edilizia è stata pubblicata l’8 maggio 2024 sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea.
La Direttiva EPBD IV, conosciuta come "Case Green", mira a ridurre progressivamente le emissioni di CO2 del parco immobiliare europeo e raggiungere l’obiettivo della totale decarbonizzazione entro il 2050 attraverso la riqualificazione del patrimonio edilizio europeo e il miglioramento dell’efficienza energetica.
Quali sono i punti principali della Direttiva "Case Green"?
- Obiettivi di decarbonizzazione: Strategia al 2050 con obiettivi intermedi al 2030 e 2035 per il consumo di energia primaria.
- Requisiti per nuove costruzioni: Edifici nuovi a emissioni zero dal 2028 per il settore pubblico e dal 2030 per i privati.
- Fonti rinnovabili: Incentivi per il solare e altre fonti rinnovabili, riduzione degli impianti a fonti fossili e collegamento con la mobilità elettrica.
- Passaporto di ristrutturazione: Strumento per pianificare interventi di miglioramento dell'efficienza energetica.
- Sportelli unici: Istituzione di sportelli per facilitare l'accesso alle informazioni e ai servizi.
- Mutui e finanziamenti: Promozione di mutui ipotecari e strumenti finanziari per supportare le ristrutturazioni.
- Classi energetiche: Nuovi criteri per le classi energetiche e gli attestati di prestazione energetica.
La direttiva mira a migliorare la qualità della vita, ridurre le bollette energetiche e affrontare la povertà energetica, ma ha sollevato preoccupazioni per i costi di riqualificazione degli edifici. In Italia, il patrimonio edilizio è in gran parte datato, con molti edifici costruiti prima delle leggi sull'efficienza energetica, rendendo la sfida della decarbonizzazione particolarmente complessa.
Gli obiettivi intermedi della Direttiva EPBD IV per il 2030 e il 2035 includono:
- 2030: Riduzione significativa del consumo medio di energia primaria negli edifici, con un focus particolare sull'efficienza energetica e l'adozione di fonti rinnovabili.
- 2035: Ulteriore riduzione del consumo energetico, con l'obiettivo di avvicinarsi sempre di più a un parco immobiliare a emissioni zero.
Questi obiettivi intermedi sono pensati per garantire un progresso costante verso la decarbonizzazione completa entro il 2050.
La Building Automation, o automazione degli edifici, può giocare un ruolo cruciale nel raggiungimento degli obiettivi della Direttiva EPBD IV grazie alla possibilità di sviluppare i seguenti punti:
1. Ottimizzazione dei consumi energetici: I sistemi di automazione permettono una gestione più efficiente dell'energia, riducendo gli sprechi e ottimizzando l'uso delle risorse.
2. Monitoraggio e controllo: La Building Automation consente il monitoraggio continuo delle prestazioni energetiche degli edifici, permettendo interventi tempestivi per migliorare l'efficienza.
3. Integrazione delle fonti rinnovabili: Questi sistemi facilitano l'integrazione e la gestione delle fonti di energia rinnovabile, come il solare, migliorando l'autosufficienza energetica degli edifici.
4. Comfort e qualità della vita: La building automation può migliorare il comfort degli occupanti regolando automaticamente la temperatura, l'illuminazione e la qualità dell'aria in base alle condizioni ambientali e alle esigenze degli utenti.
5. Riduzione delle emissioni: Grazie alla gestione ottimizzata dell'energia, la building automation contribuisce significativamente alla riduzione delle emissioni di CO2, avvicinando gli edifici all'obiettivo di emissioni zero.
Questi sistemi non solo aiutano a raggiungere gli obiettivi di sostenibilità, ma possono anche aumentare il valore degli edifici e ridurre i costi operativi a lungo termine.
In Smartdhome studiamo da anni l’efficientamento degli edifici e della qualità degli ambienti, il sistema MyVirtuoso Home con più di 10 anni di esperienza e migliaia di installazioni rappresenta quanto di più sofisticato nel mercato garantendo la piena conformità alla norma UNI EN ISO 52120-1 relativa ai sistemi di Building Automation Smart.