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Bonus colonnine 80% esteso al 2023: cos’è e come richiederlo

Bonus colonnine 80% esteso al 2023: cos’è e come richiederlo

Con l’aumento considerevole del prezzo del carburante, si è reso necessario uno sprint verso la transizione ecologica. Un tema molto sentito quindi, sia da automobilisti che dalle istituzioni, che ha portato a un potenziamento dei bonus energetici.

Il governo Meloni ha, infatti, prorogato l’incentivo dell’80% per l’installazione di colonnine di ricarica elettrica private anche per l’anno 2023; verranno stanziati 40 milioni di euro, assicurando una significativa accelerazione alle infrastrutture.

 

“Le case private e i condomini potranno contare su un fondo di 40 milioni che assicurerà un’accelerazione alle infrastrutture. Viene riconosciuto un bonus pari all’80% per acquisto e posa, con un limite di 1.500 euro per richiedente. Il tetto di spesa è innalzato a 8mila euro in caso di parti comuni degli edifici condominiali.

I fondi sono a valere sul 2022, ma è stata proposta una modifica del Dpcm di agosto per prorogare al 31 dicembre 2023 la possibilità di effettuare l’acquisto e l’installazione”

Ministro delle Imprese, Adolfo Urso, in un’intervista su Repubblica.

 

L’agevolazione sarà prevista per l’intero anno in corso sulla base di quanto stabilito dal Decreto Milleproroghe 2023, il cui testo è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 29 dicembre.

Come funziona il bonus?

Il bonus colonnine di ricarica consente una detrazione fiscale dell’80% delle spese sostenute per l’acquisto di colonne di ricarica per auto elettriche, installate sia in aree private sia condominiali.

Diversamente dal Superbonus 110%, si tratta di un contributo che verrà erogato direttamente dal Ministero dello Sviluppo Economico (MISE).

Le caratteristiche del bonus:

  • contributo o sconto corrispondente all’80% del prezzo di acquisto e posa in opera;
  • limite massimo di sconto pari a 1.500 euro per persona fisica che ne fa domanda, per l’acquisto di infrastrutture di ricarica domestica;
  • limite massimo pari a 8mila euro per la posa in opera sulle parti comuni di edifici condominiali, ovvero per l’acquisto di infrastrutture di ricarica condominiali.

Le risorse disponibili (40 milioni di euro) saranno utilizzabili per l’acquisto e la messa in opera di infrastrutture di potenza standard (minori di 22 kW) per la ricarica di mezzi elettrici.

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